All’inizio di settembre 2011, una mattina, chinandomi per indossare i miei calzini, senti’ il classico colpo della strega, fulminante, una specie di fucilata nel fondo schiena,senza ragione. Mi era gia capitato tanti anni fa, quando a forza di chinarmi su e giu dal lettino pieghevole di mia figlia piccola.
Il bello e’ che questa volta non ero in ferie ma dovevo svolgere la mia attivita’ e curare gli altri…Dopo una bella doccia calda, e una colazione presa in piedi, riusci’ a lavorare senza troppo fastidio apparente.Non sapevo ancora che questa storia sarebbe durata 2 settimane…La sera stessa decisi di andare a letto presto.Mi svegliai sempre presto al mattino, alle 5,anche se la mia giornata inizia alle 8.Questa volta pero’,ero inchiodato nel letto, ogni movimento era insopportabile,cinque minuti per girarmi sul fiancho e cercare di piegare un ginocchio per scivolare per terra e ritrovarmi a 4 zampe accanto al letto,un arrampicata sui muri di circa 45 minuti per adottare una posizione eretta, mia moglie voleva chiamare l’ambulanza, ma visto che ho pazienti al pronto soccorso, il mio orgoglio maschile me lo impedi’.
Solita colazione in piedi, come la cena la sera prima comunque,zoppicando vistosamente riusci’ ad arrivare in ambulatorio, un percorso di 5 minuti che diventava una sfida di 30 minuti!
Durante la mia giornata, mi misi in trazione lombare da solo utilizzando il mio lettino, avevo dei crampi alle gambe a forza di stare sempre in piedi!
Un percorso di 15 giorni con alti e bassi, sapevo che questi momenti fanno crescere e sono annunciatori di un cambiamento. Misi a fine a tutto, prenotando una seduta da un collega chiropratico in svizzera che pratica il network spinal analysis ( era difficile emotivamente per mia moglie curarmi),e dopo tre incontri successivi nel pomeriggio, esercizi di respirazione,e delicati tocchi, nell’indomani ero migliorato nei movimenti e nel fastidio fisico, direi del 80%.
Quasi nessun paziente si era accorto della mia sofferenza, tranne Daniela,una mia paziente parrucchiera.Nonostante tutto sono riuscito a lavorare e trovare dentro di me la capacita’ di andare avanti lo stesso,pensare all’ altro e meno a me stesso.Penso che questo episodio di sofferenza sia stato una lezione per me.